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PARMA – Ex Convento Eremitani

Compendio immobiliare costituito da una Chiesa di circa m² 1100 e dall’attiguo ex convento. Il compendio demaniale è situato nel centro del Comune di Parma, in via Padre Onorio n. 6 ai margini della cerchia delle mura medievali a sud est della città, all’interno del grande triangolo formato dal viale delle mura (viale San Michele), la storica via delle Riparazione (ora via Padre Onorio), Borgo Regale e Strada Nuova. Esso si compone di una ex Chiesa del 1300 circa, sconsacrata nell’anno 1805, un chiostro ed un ex convento già dell’ordine degli Eremitani.
Tale complesso risulta già rappresentato su una pianta di Parma del XV secolo, conservata presso l'Archivio di Stato, con le figure lineari delle principali chiese allora esistenti nella città: Duomo, San Giovanni Evangelista, San Pietro, San Luca degli Eremitani, Sant'Uldarico, San Michele in Bosco, l'Annunciata e San Benedetto.
La struttura religiosa venne soppressa nei primi dell’ ‘800 per effetto delle leggi napoleoniche e da allora venne utilizzata per fini militari. Il complesso immobiliare statale, costituito dall’ex Chiesa e attiguo ex Convento può definirsi “dimenticato” perché ormai dal 1995, il Ministero della Difesa, che lo occupava come deposito militare col nome di “Caserma Passo Buole”, lo ha restituito al Ministero delle Finanze, determinandone la completa e definitiva dimissione dei sui spazi.

Via Borgo Padre Onorio Rosi, 6 - 43121 Parma (PR)

Dettagli

Tipologie immobile
Edificio cielo/terra
Funzioni ammesse
Altre funzioni
Superficie territoriale (m²)
2.088 m²
SLP Totale (m²)
Anno di costruzione
XV SECOLO
Stato manutentivo
Da valorizzare
Stato occupazionale
Libero

L’impianto della chiesa risale al XV secolo: la configurazione a pianta rettangolare della chiesa divisa in tre navate, con 15 altari, sorretta da pilastri che scandiscono lo spazio interno con sei cappelle per parte, comprese quelle del transetto, ed ognuna conclusa rispettivamente da una absidiola con due monofore laterali. L’immagine cinquecentesca è in gran parte ancora percepibile nella facciata con quattro grandi paraste decorate in sommità da altrettanti capitelli cuneiformi. Al centro, la facciata termina nel timpano triangolare che conferisce aIl’insieme un particolare senso di monumentalità, con citazioni dalla tradizione architettonica padana, dal tardoromano, al gotico, al protorinascimentale. La controfacciata è caratterizzata dall’occhio del nuovo rosone tondo con il quale probabilmente in epoca settecentesca si è sostituita una precedente apertura. Il presbiterio, infine, è stato ampiamente modificato a seguito di un tamponamento che lo ha separato da un antico santuario e dalla navata centrale; a loro volta, presbiterio ed abside sono stati compromessi dalla costruzione di un soppalco che ne ha diviso i volumi in senso orizzontale. L’abside in particolare assai profonda termina con una architettura esterna di rilievo, che pare conservare, più di altri punti della chiesa, alcuni tratti delle primitive strutture gotiche, così’ come il colonnato del chiostro semimurato ma in cui si notano ancora capitelli medievali. La maggior parte delle manomissioni nel tempo si ha a partire dal 1805, tali spoliazioni hanno lasciato San Luca in uno stato di abbandono e povertà. L’utilizzo a ben altre mansioni per circa due secoli, ha comunque permesso la sostanziale conservazione dei volumi storici. Tra gli interventi più rilevanti si può ricordare, la realizzazione del corpo di fabbrica adiacente al corridoio centrale sul lato del primo cortile dal convento destinato a panificio militare, di cui restano evidenti tracce nella presenza dei grandi forni fissi. Si evidenziano le pessime condizioni di manutenzione e conservazione dell’immobile non utilizzato da oltre un ventennio, nonché la presenza di vegetazione infestante nei cortili interni. Tale stato di conservazione consegue al perdurante abbandono della struttura. Il complesso venne interessato infatti, nei primi anni 2000 da un progetto, mai realizzato, di recupero a servizio del locale Archivio di Stato di Parma; tuttavia, superata tale ipotesi di riutilizzo, senza alcun intervento di carattere strutturale, ma esclusivamente con opere di messa in sicurezza e conservazione del sito, il complesso è tornato nella disponibilità dell’Agenzia del demanio, con la dismissione, avvenuta nell’agosto 2018, da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il Mibact ha realizzato negli anni 2003-2004 lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza delle coperture dell’ex chiesa, nonché la realizzazione della sua copertura provvisoria e di presidi statici.

Il complesso demaniale rientra nelle Attrezzature di interesse comune (ai sensi dell’art. 3.2.56 del RUE) all’interno della “Città Storica” e può essere soggetto a interventi edilizi esclusivamente mediante restauro scientifico, con eccezione dei manufatti minori, suscettibili di restauro e risanamento conservativo.  Le previsioni degli strumenti di pianificazione urbanistica adottati ed approvati dal Comune di Parma vincolano l’utilizzo del compendio ad una ristretta categoria delle “Attrezzature di interesse comune” ex art. 3.2.56 del RUE: aree per strutture ricreative sociali (usi Uib), servizi sanitari di zona (Uic),  uffici pubblici di servizio ai quartieri (Uid),  residenze sanitarie assistite e case protette, abitazioni collettive (Uf, escluso abitazioni individuali, familiari e plurifamiliari – Ufa),  strutture per la conservazione dei beni culturali (Uob), gallerie d’arte e strutture museali.   La zona risulta inglobata nella zona a traffico limitato della città, ma la centralità della posizione è tale da consentire la fruibilità senza l’utilizzo di mezzi privati, anche per l’ampia accessibilità delle linee di trasporto urbano. Il contesto nel quale è inserito il compendio, tra borgo Lalatta, borgo Regale e il viale San Michele, è prevalentemente residenziale,  ed è caratterizzato da un tessuto consolidato, con edifici di contigui, in linea, di antico impianto, alternati a costruzioni di recente formazione, risalente alla seconda metà del XX secolo.   In particolare il complesso demaniale confina a nord con il convitto nazionale Maria Luigia, uno dei maggiori istituti scolastici statali di Parma, fondato nel 1831 dall’unione tra il collegio dei Nobili e il collegio Lalatta, e comprendente una scuola primaria, una secondaria di primo grado e tre secondarie di secondo grado: un liceo classico, un liceo scientifico e un liceo classico europeo. Sugli altri lati si trovano invece edifici di proprietà privata, oltre che la pubblica via dalla quale trae accesso.

PIANO TERRA
1994 m²
PIANO PRIMO
1544 m²
CORPI AGGIUNTI
245 m²
INQUADRAMENTO TERRITORIALE
RILEVANZA STORICO ARTISTICA
VISTA PLANIVOLUMETRICA
VISTA PLANIVOLUMETRICA

Compendio immobiliare costituito da una Chiesa di circa m² 1100 e dall’attiguo ex convento. Il compendio demaniale è situato nel centro del Comune di Parma, in via Padre Onorio n. 6 ai margini della cerchia delle mura medievali a sud est della città, all’interno del grande triangolo formato dal viale delle mura (viale San Michele), la storica via delle Riparazione (ora via Padre Onorio), Borgo Regale e Strada Nuova. Esso si compone di una ex Chiesa del 1300 circa, sconsacrata nell’anno 1805, un chiostro ed un ex convento già dell’ordine degli Eremitani.
Tale complesso risulta già rappresentato su una pianta di Parma del XV secolo, conservata presso l'Archivio di Stato, con le figure lineari delle principali chiese allora esistenti nella città: Duomo, San Giovanni Evangelista, San Pietro, San Luca degli Eremitani, Sant'Uldarico, San Michele in Bosco, l'Annunciata e San Benedetto.
La struttura religiosa venne soppressa nei primi dell’ ‘800 per effetto delle leggi napoleoniche e da allora venne utilizzata per fini militari. Il complesso immobiliare statale, costituito dall’ex Chiesa e attiguo ex Convento può definirsi “dimenticato” perché ormai dal 1995, il Ministero della Difesa, che lo occupava come deposito militare col nome di “Caserma Passo Buole”, lo ha restituito al Ministero delle Finanze, determinandone la completa e definitiva dimissione dei sui spazi.

Procedure

Vendita della piena proprietà con bando pubblico

Via Borgo Padre Onorio Rosi, 6 - 43121 Parma (PR)

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