La Caserma Bronzetti, ex Caserma d’Armi, ubicata nel borgo di Falciano, noto come sede della Curia fin dal lontano 1297, è un complesso di vaste proporzioni, in condizioni di avanzato degrado, costruito, come primo impianto, come Palazzo della Cavallerizza, e ampliato in epoca successiva per ospitare l’Episcopio ed un mendicicomio.
Caserma Bronzetti, ex Caserma d’Armi, ubicata nel borgo di Falciano, noto come sede della Curia fin dal lontano 1297, è un complesso di vaste proporzioni, in condizioni di avanzato degrado, costruito, come primo impianto, come Palazzo della Cavallerizza, e ampliato in epoca successiva per ospitare l’Episcopio ed un mendicicomio.
Il palazzo, contraddistinto da un’articolazione planimetrica rettangolare scavata da sei piccoli cortili interni, presenta facciate che, pur degradate, conservano la composizione architettonica settecentesca, caratterizzata da un piano terra, delimitato da una fascia marcapiano e scandito da grossi portoni in legno sormontati da aperture ad occhio, e da un secondo ordine contraddistinto dal rilievo plastico delle cornici delle bucature alternate delle finestre e dei balconi, sormontate le prime da timpani triangolari e i secondi da timpani curvilinei e coronato da un cornicione aggettante di disegno tradizionale.
La parete dell’ordine inferiore si presenta liscia, senza elementi architettonici di rilievo, con vani di cornici o decorazioni, con esclusione delle aperture circolari, sottolineati dal leggero aggetto della cornice.
Lo stato generale di manutenzione e di conservazione dell’immobile è pessimo tanto da considerarsi inagibile.
Il compendio è ubicato nel comune di Caserta alla via San Gennaro, in località Falciano, Borgi risalente all’anno 1113 in cui si trova la prima notizia storica del Borgi.
L’ambito risulta essere in zona periferica, posta ad est rispetto al centro cittadino; ciò nonostante l’area è ben servita dalla rete viaria urbana ed extraurbana, per contro la stessa è poco servita da collegamenti pubblici. L’accesso all’immobile risulta semplice in quanto avviene direttamente dalla via San Gennaro attraverso un cancello di ingresso in legno.