Compendio immobiliare ad uso deposito, noto come deposito 17, situato nel centro di Trieste, nella zona del Porto Vecchio, quartiere che un tempo ospitava il Porto della città, oggi in condizioni di degrado. L'edificio, di interesse storico, è stato realizzato tra 1888 e 1889 e si trova in mediocri condizioni di manutenzione generale, con alcune zone fortemente degradate. L'immobile deve essere riqualificato in armonia con l'area, per ospitare funzioni commerciali, terziarie e residenziali.
L’edificio, la cui costruzione è datata 1888-1889, presenta un impianto planimetrico trapezoidale, si estende per 2000 m²; è articolato su tre piani fuori terra, per un’altezza di 11,90 metri, sopraelevato di un metro rispetto al piano di calpestio, in parallelo alla direzione della costa. Lo stato di conservazione è complessivamente mediocre, con problemi di statica dei solai, risulta quindi inagibile e necessita di consistenti interventi di ristrutturazione.
La struttura portante è realizzata con una griglia di pilastri e colonne in pietra, ghisa e in cemento armato e spesse murature portanti in pietra arenaria. Le pareti interne sono principalmente di pietra, con alcuni muri divisori in laterizio. Sul prospetto Est si trovano ballatoi esterni, ma le strutture metalliche, esposte agli agenti atmosferici, sono danneggiate.
Il sistema di collegamento verticale è costituito da un montacarichi idraulico degli anni ’80 non funzionante e da un vano scala, costituito da lastre di pietra sostenute da una struttura in ferro, in uno stato conservativo mediocre.
I solai di interpiano in cemento armato poggiano su una lamiera ondulata. La copertura è crollata in più parti, con presenza di uno spesso strato di terriccio e ciottoli. Gli infissi esterni sono principalmente in legno e vetro singolo mentre le porte interne sono principalmente in legno.
Il comprensorio di Porto Vecchio si trova in zona centrale di Trieste (198.417 abitanti), e si sviluppa lungo la fascia costiera ricompresa tra l’abitato di Barcola e il Canale di Ponterosso (cuore della città); esso è delimitato dalla sede viaria di Viale Miramare e dal comprensorio della stazione ferroviaria centrale, occupando una superficie di circa 67 ettari. Le strutture portuali comprendono cinque moli, quattro paralleli e uno obliquo, a formare altrettanti bacini, e circa 3 km di banchine. L’insediamento di Porto Vecchio è protetto dalle acque dell’Adriatico da una diga foranea larga 20 metri che corre parallela alle banchine per circa 1 km, ad una distanza di circa 130 metri da esse. I fondali del bacino portuale hanno una profondità variabile, con un massimo di 18 metri.
La realizzazione dei fabbricati storici del Porto Vecchio si colloca in un arco temporale compreso tra la fine del 1800 e i primi anni del 1900: il loro utilizzo era quello di deposito, conservazione e sosta delle merci, dal loro arrivo nel porto fino alla spedizione e distribuzione verso i paesi dell’Europa centro-orientale. A partire dagli anni ’70 si è registrato un progressivo abbandono dei magazzini storici, in quanto le principali attività portuali sono state trasferite nel Porto Nuovo, causando il loro lento degrado. L’immobile si trova nelle vicinanze della stazione ferroviaria “Trieste centrale” e del centro storico della città.