Compendio immobiliare, noto come Carceri Mandamentali, situato nel centro storico di Vibo Valentia, ai piedi del Castello Normanno-Svevo adibito a Museo. Il centro storico della città calabrese, antica colonia della Magna Grecia, negli ultimi anni è stato oggetto di molteplici interventi di riqualificazione eseguiti sia da privati che dall’Amministrazione Comunale. La valorizzazione dell'immobile, avverrà mediante concessione d'uso pluriennale, senza essere alienato.
NESSUNA LOCAZIONE
L’edificio, complesso monumentale di grandi dimensioni realizzato nel 1800, è situato nel cuore del centro storico di Vibo Valentia, ai piedi del Castello Normanno – Svevo, oggi adibito a Museo, arricchendo l’offerta culturale della città. La posizione dell’immobile offre nuove opportunità per il «turismo lento», in un territorio ricco di storia e bellezze naturali. L’immobile, in stato di profondo degrado e abbandono, mal si colloca nel nuovo assetto urbanistico della città, che ha visto di recente molteplici interventi di riqualificazione del centro storico cittadino. Originariamente adibito a convento, divenne un ospedale e infine il carcere di Sant’Agostino, in pieno centro storico a Vibo Valentia. L’immobile è pervenuto allo Stato ai sensi della L.7 del luglio 1866 ed è stato dichiarato di interesse storico – artistico dal Ministero dei Beni Culturali, con decreto n°18/2004.
L’immobile è ubicato nel centro storico di Vibo Valentia (31.177 abitanti), capoluogo dell’omonima provincia, incastonata nel cuore meridionale della Calabria, a sud di Cosenza ed a nord di Reggio Calabria. La città appare come una tozza penisola che cerca l’abbraccio mite del pescoso Tirreno, degradando verso la costa in un trionfo di uliveti e di odorosa macchia mediterranea. Il Golfo di Sant’Eufemia a settentrione e il Golfo di Gioia Tauro a meridione, cingono d’assedio le colline e i rilievi montuosi dell’entroterra, addolcendo il clima e donando un’estate lunga quasi otto mesi, la stagione di Proserpina. In suo onore, tra il VI e V secolo a.C. gli abitanti di Hipponion eressero, poco distante dall’attuale Portosalvo, un maestoso tempio, decantato nell’antichità come una delle meraviglie del mondo. Trecento colonne di granito numidico e di alabastro, secondo alcuni storiografi, ne delimitavano il porticato e sorreggevano il tetto di legno, dando all’intera struttura un’imponenza senza precedenti nella Magna Grecia. Di quella straordinaria costruzione, oggi, resta intatto soltanto il mito che, a differenza del tempio, ha resistito allo scorrere dei secoli. Il casello “S. Onofrio-Vibo Valentia”, dell’autostrada A-2 Napoli-Reggio Calabria, dista 8 km circa dall’immobile (10 minuti in auto), mentre la stazione ferroviaria “Vibo-Pizzo”, sulla tratta Reggio Calabria-Roma Termini si trova a 7 km dall’immobile (12 minuti in auto); l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme dista 4o km dalla zona (45-60 minuti in auto).